L’Associazione degli Avvocati Amministrativisti di Sicilia è lieta di comunicare di aver celebrato, lo scorso 20 Ottobre, l’annuale assemblea generale nel corso della quale, oltre agli adempimenti di prammatica, ha anche provveduto al rinnovo delle cariche sociali, pervenute a scadenza.

L’avv. Giovanni Immordino, già presidente del COA di Palermo e vicepresidente dell’Associazione, è stato eletto – all’unanimità – alla carica di Presidente e succede al professor Salvatore Raimondi, che a sua volta ricoprirà la carica di presidente onorario dell’associazione.

Insieme al presidente Immordino l’assemblea ha confermato – parimenti all’unanimità –  i consiglieri uscenti e precisamente l’Avv. Maria Beatrice Miceli, l’Avv. Lucia Di Salvo, l’Avv. Patrizia Stallone, l’Avv.Alberto Marolda e l’Avv.Fulvio  Ingaglio La Vecchia, ai quali si unisce l’Avv.  Salvatore Giacalone, del Foro di Marsala, eletto allo scranno resosi disponibile in ragione della decisione del Prof. Raimondi di non porre nuovamente la propria candidatura.

«La nomina a presidente dell’Associazione degli Avvocati Amministrativisti della Sicilia – ha dichiarato il neopresidente all’assemblea ed alla testata giornalistica nazionale “Il Dubbio” – mi rende felice ed orgoglioso per il riconoscimento dell’attività associativa fin qui svolta. Raccolgo il testimone dal Professore Salvatore Raimondi, che sin dal 2003 ha fortemente voluto la costituzione del sodalizio ed alla cui cure si deve il suo ottimo stato di salute. Ringrazio per la proficua attività svolta nell’interesse dell’Associazione, il Prof. Raimondi,  già professore ordinario di Diritto amministrativo, ed ancora prima assistente ordinario nel Dipartimento di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, allievo del prof. Pietro Virga, insieme al prof. Guido Corso ed a quello che sarebbe diventato presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ».

Gli intendimenti programmatici del neopresidente saranno tutti volti alla riaffermazione del ruolo della avvocatura amministrativa nell’ambito della giurisdizione amministrativa quale garanzia della tutela del cittadino ed al ristabilimento del necessario equilibrio tra la potestà pubblica e le posizioni dei privati.

«Il diritto processuale amministrativo deve essere sempre più e meglio percepito – prosegue l’Avv. Immordino – come il diritto della garanzia nei confronti degli atti della P.A., affinché l’Amministrazione rispetti la legge ed agisca nell’ambito delle regole dettate dal legislatore. L’impegno che mi prefiggo è il rispetto del principio costituzionale previsto dall’articolo 113 della Costituzione a difesa degli interessi legittimi».

Un altro spunto programmatico rassegnato dal presidente Immordino ha ad oggetto il tema delle informative prefettizie e degli effetti di esse sulle economie locali. Provvedimenti incisivi caratterizzati da una estremamente significativa anticipazione della pretesa di tutela dello Stato contro la criminalità organizzata ma che, tuttavia, traggono con sé un parallelo, grave, restringimento dello spazio di tutela delle imprese, investite da simili provvedimenti, talora a fronte di fatti che sfuggono del tutto alla capacità di controllo del destinatario quali un legame parentale o l’occasionale contatto  con soggetti “controindicati” e, cionondimeno, assai spesso  capaci di determinare la “morte civile” di un’impresa.

L’intero corpo associativo degli Avvocati Amministrativisti di Sicilia rivolge ai colleghi eletti il proprio augurio di buona e proficua attività.