Si terrà a Palermo, Villa Zito, Via della Libertà 52, il prossimo 24 marzo, dalle ore 09.30 alle ore 16.00, l’incontro “Il nuovo Codice degli Appalti e le modificazioni nella disciplina del Procurement. Come cambia il rapporto tra P.A. e mercato”.

L’incontro promosso da Innovazione per l’Italia, con il patrocinio di Fondazione Sicilia, AAAS (Associazione Avvocati Amministrativisti della Sicilia), CISA (Centro Italiano Studi Amministrativi) Sez. Sicilia e AiSDeT (Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina), vedrà la partecipazione degli estensori stessi del Nuovo Codice degli Appalti, che entrerà in vigore il prossimo mese di luglio: Gabriele Carlotti, Presidente Sezione del Consiglio di Stato e componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa e Fabio Taormina, Presidente Sezione del Consiglio di Stato.

“Lo scorso dicembre – dice Massimo Russo, Presidente onorario di Innovazione per l’Italia – è stato approvato, in esame preliminare, il DL di riforma del Codice dei contratti pubblici. Il nuovo Codice muove da due principi cardine: il principio del risultato, che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza, e il principio della fiducia nell’azione legittima, trasparente e corretta della Pubblica Amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici. Il nuovo schema nasce proprio con l’obiettivo di snellire e semplificare le procedure, senza tralasciare la qualità dell’intero processo”.

“In particolare – aggiunge Giovanni Immordino, Presidente di AAAS (Associazione Avvocati Amministrativisti della Sicilia) uno dei punti qualificanti del nuovo testo è quello di arginare i comportamenti della burocrazia difensiva e di disincentivare la pratica della fuga dalla firma con l’obiettivo di contrastare i ritardi amministrativi, che rappresentano una tra le principali cause dell’inefficienza della Pubblica Amministrazione italiana”.

“Di rilievo – prosegue Massimiliano Mangano, Presidente del CISA (Centro Italiano Studi Amministrativi) sez. Sicilia – l’affermazione del principio del risultato, che promuove l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento della Pubblica Amministrazione e dei principi correlati di efficienza, efficacia ed economicità, ponendo al centro l’obiettivo della realizzazione dell’appalto, con la conseguenza che l’individuazione della regola del caso concreto deve avvenire alla luce del principio realizzativo”.

“Il nuovo Codice degli Appalti – conclude Ignazio del Campo, Responsabile UOC Controllo di gestione AOU Policlinico Catania e esperto di Procurement per AiSDeT (Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina) rappresenterà sicuramente un volano per il rilancio della crescita economica e l’ammodernamento infrastrutturale del Paese per l’importanza data alla digitalizzazione, che diventa un vero e proprio motore per modernizzare tutto il sistema dei contratti pubblici e l’intero ciclo di vita dell’appalto”.

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